Trekking innevato sul versante marchigiano del Monte Carpegna. Da Ponte Cappuccini, faremo un giro ad anello passante prima per Pietrarubbia e il suo celebre castello, poi per Pietrafagnana, originale guglia rocciosa. Pochi kilometri di grande pregio.
Lunghezza | 8km |
Durata | 3h |
Difficoltà | Medio-Facile |





Ecco la traccia GPS che abbiamo seguito:
Il nostro trekking parte da Ponte Cappuccini, piccolo paesino con vista sul Monte Carpegna. Lasciamo la macchina al parcheggio di fronte al Punto Informazioni del Parco Sasso Simone e Simoncello e iniziamo a cercare una segnaletica che ci conduca a Pietrarubbia.
Di fronte al Parco San Silvestro parte, fra due case, un sentiero. L’imbocco non è evidente (complice la neve) ma dopo pochi passi un cartello conferma il nostro senso di orientamento.
Intanto nevica abbondantemente, ben più di quanto potessimo immaginare.
In pochi minuti sbuchiamo su strada, dove seguiamo una curva a cavatappi (destra-sinistra).
Il sentiero procede spedito verso Pietrarubbia senza troppi colpi di scena. Ci immettiamo nuovamente su strada: tenendo la destra, si arriva dritti a Pietrarubbia. A dire il vero, noi abbiamo seguito una scorciatoia (seconda foto) che, come potete vedere nella cartina a fondo pagina, ci ha risparmiato un po’ di strada appena prima del paese.
Pietrarubbia è molto più di quanto poteste aspettarvi. Le casette in pietra sono curate e apparentemente abitate. Per i vicoli notiamo dei locali adibiti a mostre sulla storia cittadina che restituiscono un forte senso d’appartenenza alla comunità. Per gli amanti degli animali, non possiamo non citare la folta colonia felina che ci ha accolto, in cerca di attenzioni e forse anche di cibo.
Sopra Pietrarubbia sorge il castello della città. Per raggiungerlo, basta seguire il breve sentiero che parte dalla fine del paese (venendo da Ponte Cappuccini). Arriviamo così alla base del castello, dove una scala pressoché verticale ci conduce in cima sbucando da una botola a dir poco claustrofobica. Il circondario innevato del Monte Carpegna è però una ricompensa più che adeguata.
E’ ora di scendere. Torniamo dunque all’entrata di Pietrarubbia, dove sulla destra vediamo un sentiero che si inerpica in salita. Arrivati in piano, teniamo la destra verso Pietrafagnana, sempre più vicina.
Pietrafagnana è un’insolita formazione rocciosa, oggetto di studi e leggende. Sta di fatto che la sua forma a dito puntato verso il cielo non può passare inosservata. Continuando per la sterrata si arriva in poco tempo su asfalto all’altezza del ristorante “La Locanda del Torrione”.
Tenendo la destra percorriamo pochi metri di provinciale per riprendere il sentiero sulla sinistra, in mezzo alla vegetazione.
Iniziamo a camminare per campi dove rimanendo sempre in quota, l’assenza di segnaletica non viene sentita. Continuiamo nella stessa direzione fino all’incontro con un’ampia sterrata (numero 4 sulla cartina in fondo), perfino provvista di indicazioni, a cui teniamo la destra per fare ritorno a Ponte Cappuccini.
In sintesi
- Giro ad Anello (senso orario) da 8km, per 3h di cammino. Dislivello non significativo.
- Trekking medio-facile
- Ponte Cappuccini – Pietrarubbia – Pietrafagnana – Ponte Cappuccini
- Segnaletica discontinua e caotica. Comunque difficile sbagliarsi
- Punti acqua assenti
- Da vedere: Pietrarubbia e il suo castello, le guglie di Pietrafagnana
- Pro: panoramico, ai piedi del Carpegna
- Ristorante “La Locanda del Torrione” a 3/4 di percorso, raggiungibile anche in auto. Costo alto e servizio pessimo: da evitare.
Abbiamo provato il percorso il 27 febbraio 2022. FinRa presenti: Francesco Bronzetti, Marco Dolci, Andrea Ottaviani, Andrea Garattoni. Articolo di: Andrea O. Foto di Francesco e Andrea G. Uscita ricordata per la bufera che ci ha costretto a ridimensionare il trekking originario di 13km, scelta oculata e del tutto inaspettata da una spedizione completamente al maschile.
Anello percorso in senso orario. Inizio/Meta Ponte Cappuccini; 2 Pietrarubbia;