San Giovanni in Galilea – Il balcone della Romagna

Una pillola di Bassa Valmarecchia per scoprire un borgo poco conosciuto: San Giovanni in Galilea. Più che un vero e proprio percorso, il seguente articolo vuole proporre un facile esempio di gita fuori porta. Spaziando dal versante riminese al cesenate, la vista offerta da questo paesino lascia senza parole, non a caso soprannominato il “Balcone della Romagna” .




San Giovanni in Galilea è un borgo di poche decine di abitanti nel comune di Borghi, già provincia di Forlì-Cesena. I suoi 428 metri sul livello del mare gli conferiscono una posizione privilegiata, formando con le vicine Torriana e Verucchio uno skyline inconfondibile per chi viene da Rimini.

Con l’idea di fare una passeggiata ad anello che avesse il borgo a metà strada circa, partiamo da Torriana, precisamente dalla casa scout, dove lasciamo la macchina nell’ampio spiazzo antistante.

In verità ammettiamo che sarebbe stato molto più semplice partire direttamente dalla Strada Provinciale 13: questo ci avrebbe risparmiato Via delle Cave, strada asfaltata priva di particolare interesse naturalistico.

Dalla Provinciale ha inizio il vero giro ad anello, che percorriamo in senso orario. Teniamo la cava alla nostra destra e passiamo prima per la frazione di Masrola, poi percorrendo Via Cà di Paolo per i ruderi di Cà Soardi. La strada è in costante salita. Poco dopo troviamo le indicazioni del Cammino di San Vicinio, che ci conducono fra la fitta vegetazione fino a Via Selbrano, a due passi dal centro di San Giovanni in Galilea.

E’ una giornata limpida e soleggiata. Siamo fortunati: il borgo si presenta a noi nella forma migliore. Le case, costruite attorno al campanile della chiesa, sono ben tenute. Sulle pareti di una notiamo una rustica meridiana a muro, su un’altra le indicazioni del Cammino di San Vicinio. Al bar del paese un anziano ci saluta facendo cenno con la mano, fra un bicchiere di rosso e l’altro. Il clima disteso e rilassato, quasi familiare, lenisce le ferite di una salita non banale.

Il piccolo centro si gira in non più di un quarto d’ora. Vale però la pena soffermarsi su due punti panoramici, non subito evidenti al visitatore distratto. Il primo è lo spiazzo con i (pochi) resti del castello malatestiano e della sua torre, posizionati sul punto più alto del paese. Da qui lo sguardo spazia dalla costa riminese, di cui riconosciamo facilmente il grattacielo di Rimini, a quella cesenate, dove svetta il grattacielo di Cesenatico. Purtroppo le foto non rendono l’effettiva profondità della visuale.

A livello dei resti del castello, alcuni pannelli informativi segnalano la linea di passaggio del 44° parallelo terrestre. Non possiamo non riportare lo sconcertante aneddoto secondo cui un turista in visita per il paesino, trovandosi di fronte ai suddetti cartelli, avrebbe mostrato perplessità riguardo l’effettiva sfericità della Terra rifacendosi alle note teorie complottiste.

Il secondo punto panoramico per cui vale veramente la pena soffermarsi è quello a livello del cimitero. La Valmarecchia è vista da una prospettiva inedita, a cui non eravamo francamente abituati. Verucchio, Torriana, Montebello e più distante San Marino: c’è tutta la Bassa Valmarecchia e non solo. Non è difficile capire il motivo del soprannome “il Balcone della Romagna“.

E’ ora di tornare. Terminiamo l’anello riprenendo (dal verso opposto) via Selbrano e continuando in direzione del ristorante Belvedere. A un certo punto ci ritroviamo nel mezzo di un’azienda agricola, a cui teniamo la destra costeggiando una vigna (prima foto). Non ci sono segni ma è abbastanza intuitivo. Infine passiamo attraverso la cava (seconda foto) e poi sopra al piccolo fiume Uso per ricongiungerci alla Provinciale 13. Ovviamente è tutta discesa.


In sintesi

  • Anello di 11km per 3 ore circa di cammino.
  • Dislivello in salita di poco più di 400m in 4,5km circa. Non banale.
  • Si incontra la segnaletica del Cammino di San Vicino
  • Punto acqua in centro a San Giovanni
  • Punti forti: visuale dal castello, visuale dal cimitero.
  • Consigliata: Osteria di Confine, in pieno centro.

Abbiamo provato il percorso Domenica 20 Marzo 2022. FinRa presenti: Andrea Garattoni, Fabio Borghesi, Andrea Ottaviani. Articolo di Andrea O. Foto di Fabio e Andrea G.

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