La selvaggia Pietrapazza

Trekking da non prendere sottogamba: i kilometri non sono pochi e in certi tratti il dislivello si fa sentire. Punto centrale dell’escursione è la selvaggia Pietrapazza, piccola perla immersa nel verde delle Foreste Casentinesi. Un consiglio per l’estate… portatevi il costume!

Lunghezza14km
Durata4h 30mn
DifficoltàMedio-Difficile

Ecco la traccia GPS che abbiamo utilizzato:


Il nostro percorso ha inizio in località Nocicchio, area di sosta lungo la strada che porta da Bagno di Romagna al Passo dei Mandrioli dove potrete lasciare la vostra vettura. Un consiglio prima di partire: preparatevi alle curve!

Lasciata la macchina troverete davanti a voi una carraia che si addentra nel bosco, da lì comincerà la vostra avventura.

Si prosegue tenendo la carraia principale come riferimento. Nei pressi de “Il Poggiaccio” si tiene la sinistra e si oltrepassa una sbarra; poi, seguendo un bel crinale panoramico si arriva all’incrocio sotto il Monte Carpano.

Arrivati all’incrocio si prende la strada che scende verso destra aggirando così il Monte Carpano (che rimarrà quindi alla vostra sinistra). Successivamente si risale prendendo la sinistra in prossimità del cartello “Sentiero del Lupo”, ritornando quindi sul crinale.

Una volta sul crinale occorre prestare attenzione alla vostra sinistra, dove un cartello vi indicherà il punto in cui lasciare la strada principale e scendere per imboccare quella che viene definita “Via dei Lupi” (o appunto “Sentiero dei Lupi”).

Il percorso da qui in avanti prosegue abbastanza ripido alternando tratti di bosco e brevi pendii sassosi ma mantenendo fino alla fine una atmosfera quasi magica.

Arrivati al rudere di località Ripiani il bosco si apre lasciando spazio a un ripido pendio da percorrere dritto per dritto fino in fondo, dove una deviazione a destra vi riporterà nel bosco.

Rientrati nel bosco si prosegue lungo il sentiero che, bene o male, è sempre ben visibile. L’unica accortezza da avere è tenere la destra dopo il rudere Lastrichino.

Lastrichino, il Podere e Felcitino sono i nomi dei 3 ruderi che incontrerete lungo la strada; abbandonati, certo, ma ancora pieni di quel fiero fascino che ti fa pensare: “Chissà come facevano a vivere qua”.

Poco dopo Felcitino la Via dei Lupi finisce e si immette su una carraia (percorribile anche in macchina). Da qui, svoltando a sinistra si è direttamente proiettati verso quella che è la nostra meta principe: Pietrapazza.

Pietrapazza è un borgo suggestivo e abbandonato bagnato dalle acque del Bidente, nel bel mezzo delle foreste casentinesi. Una chiesa, una canonica, un cimitero e quel che rimane di qualche casa in rovina: non c’è altro. Prendetevi una pausa e godetevi la quiete di questo posto magico.

Riempite la borraccia. C’è una fonte.

Pietrapazza non è solo il borgo propriamente detto. Proseguite oltre la chiesa per un centinaio di metri per accedere a una pozza naturale lungo il Bidente. Lasciamo che siano le foto a parlare per noi.

Rinfrescati, è tempo di ritornare alla macchina. Avendo fino a qui fatto per lo più discesa, capirete da soli cosa ci aspetta al ritorno… la salita!

Premessa: ci sono diverse vie per tornare al punto di partenza. In questa occasione, avendo insieme a noi ragazzi del clan e viste le pessime condizioni meteo, abbiamo optato per la strada bianca, semplice e non troppo emozionante. Ad ogni modo, non sono mancati scorci suggestivi come il casolare di Rio d’Olmo. In futuro, vi parleremo anche del cosiddetto “sentiero delle capre”, opzione più in cresta, erta ed esposta.

Terminata la salita vi ritroverete nuovamente all’incrocio di Passo Carpano. Da qui in poi vi basterà ripercorrere al contrario la strada fatta all’andata fino a ritornare alle macchine.

In sintesi

  • Anello di 14 km percorso in senso antiorario. Circa 4h e 30mn scarse.
  • Trekking medio-difficile, per lunghezza e dislivello da non sottovalutare
  • Segnaletica presente; importante comunque tenere gli occhi aperti e avere in mente il percorso
  • Punti acqua: Pietrapazza
  • Da vedere: i casolari lungo la via dei lupi, Pietrapazza, la pozza del Bidente
  • Punti di forza: natura selvaggia e spettacolare, ruderi abbandonati

1 Nocicchio; 2 Incrocio di Passo Carpano; 3 Inizio via dei lupi; 4 Pietrapazza

Abbiamo provato il percorso il 16 maggio 2021. FinRa presenti: Francesco Bronzetti. Articolo di: Francesco. Foto di Francesco. Con la partecipazione di: Clan Villa Verucchio 1.

Ringraziamo i ragazzi e le ragazze del Clan Tuareg di Villa Verucchio che, nonostante le avversità meteo, hanno camminato insieme a noi senza indugio.

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