FORESTA SACRA E SANTUARIO DELLA VERNA

Trekking con partenza e ritorno a Chiusi della Verna, località sottostante l’omonimo santuario all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Il percorso prevede un doppio anello intorno al Monte Penna, con alcuni tratti di salita ma sempre alla portata di tutti. La Foresta Sacra sa riempire occhi e anima.

Lunghezza11 km
Durata4h
DifficoltàMedia
Dislivello540 m


Se volete seguire i nostri passi, eccoli:


Chiusi della Verna è un comune situato all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e deve per lo più la sua fama al più famoso santuario posto appena al di sopra del paese. Essendo un luogo decisamente turistico, la strada per arrivare al paese è tenuta molto bene; di contro, nonostante la grande quantità di parcheggi in loco trovare posto per la macchina non risulterà semplice data la grande affluenza di persone (specialmente in stagione autunnale). Questo perché arrivare al santuario dal paese è potenzialmente molto semplice e veloce, adatto a tutti. Ovviamente, noi proponiamo un giro più completo, perché visitare il santuario senza aver prima ammirato la Foresta Sacra è come dare un bacio a labbra serrate.

Detto questo, iniziamo. Lasciata la macchina in centro si fanno due passi alla destra del bar del paese e si imbocca sulla sinistra il sentiero 51. Un cartello ci ricorda che la bellezza surreale di questo tratto di natura gli è valso il nome di Bosco delle Fate. Manteniamo il 51 ignorando le varie deviazioni (seguiamo quindi il Sentiero Natura) fino a raggiungere una curva caratterizzata da un grande cancello sulla sinistra: lo attraversiamo, imboccando il sentiero 53. Siamo agli inizi della foresta.

  • Imbocco sentiero 51
  • Imbocco sentiero 53 a sx

Proseguendo lungo il 53 si aggira il santuario da sinistra. Non è complicato mantenere il sentiero per cui non lasciamo troppe indicazioni, solo una serie di foto degli scorci offerti dal paesaggio. Il santuario fa capolino sopra di noi, arroccato su una spoglia parete rocciosa.

Successivamente prendiamo il sentiero 56, direzione Croce della Calla: siamo nella parte più settentrionale della foresta. Se avrete la fortuna di camminare senza troppa gente intorno, vi accorgerete come nell’aria si respiri una sorta di quieta intensità, di fragoroso silenzio. E’ facile intuire il motivo dell’appellativo “Foresta Sacra“.

  • La Foresta Sacra
  • Bivio sentiero 56
  • L'incrocio a Croce della Calla
  • Monte Penna visto da Croce della Calla

Raggiunto il crocevia di Croce della Calla prendiamo sulla destra il sentiero 50 in direzione del Santuario della Verna. In pochi minuti raggiungiamo il santuario, abbandonando nell’ultimo tratto la foresta per l’asfalto. Ancora però è presto per visitarlo, prima vogliamo farvi fare ancora un po’ di fatica. All’ingresso del santuario teniamo la destra e prendiamo il sentiero 51 che porta verso il Monte Penna.

  • Verso il santuario
  • Prendere a dx
  • Inizia la salita a dx

Ha quindi inizio il secondo anello, quello più stretto che sale fino alla cima del Penna per poi scendere nuovamente al santuario. La salita è notevole ma breve, preparatevi. La fatica però viene ripagata dal punto panoramico in cima al monte, che dall’alto dei suoi 1283m offre la vista su una bella fetta di Parco.

  • Dalla cima del Monte Penna
  • La salita

A questo punto ormai la discesa altro non è che una dolce passeggiata che, sempre attraverso la foresta, ci riporta all’attrazione principale del nostro trekking: il Santuario della Verna.

  • Il nostro ingresso al santuario

Come descrivere il santuario della Verna? Non è un compito semplice. Da un lato c’è la parte turistica, quella data dalle centinaia di persone in visita e che non rende giustizia alla pace del bosco circostante. Dall’altro c’è invece la parte spirituale, quella data dai segni indelebili lasciati da San Francesco, dai frati che ancora vivono questi posti, dalla Natura.

La visita del santuario richiederebbe almeno un’ora. Non si tratta infatti solo di una chiesa, ma di un complesso di cappelle più o meno grandi sorte anche negli anfratti più piccoli e raccolti. Vengono inoltre esposte alcune reliquie del Santo, fra cui il saio e il giaciglio, altro non è che un sasso freddo e austero. Menzione particolare merita Sasso Spicco, masso sospeso incastrato fra due pareti di roccia verticali: la leggenda lo descrive come il luogo di sosta del Diavolo prima che venisse scacciato da San Francesco, facendone invece un luogo di preghiera.

  • Il piazzale
  • Sasso Spicco

Per tornare a Chiusi si ritorna all’ingresso del santuario, verso il parcheggio delle macchine. Appena prima del parcheggio svoltiamo a destra lungo il sentiero natura e in una ventina di minuti si raggiunge la macchina.

Volendo si può effettuare una piccola deviazione in prossimità del cartello “Oasi di San Francesco” che porta ad un bello spiazzo, decisamente curato; per chiudere l’anello bisogna però tenere la destra prima del cartello.

  • Imbocco del sentiero sulla dx
  • Ultimi sprazzi di foresta
  • L'Oasi di San Francesco

In sintesi

  • Doppio anello attorno al Santuario della Verna
  • 11km, circa 4 ore di cammino
  • Trekking di media difficoltà (540 m di dislivello)
  • Segnaletica perfetta: Chiusi->51->53->56->Croce della Calla->50->Santuario->51-> Monte Penna ->51->Santuario->51->Chiusi
  • Punti acqua alla partenza e all’arrivo (a Chiusi e al Santuario)
  • Da vedere: Foresta Sacra, cima del Monte Penna, Santuario della Verna

Abbiamo provato il percorso il 30 ottobre 2022 in occasione del primo anniversario dell’APS. FinRa presenti: Andrea Ottaviani, Francesco Bronzetti, Irene Torresan, Fabio Borghesi, Biagio Prencipe, Marco Dolci, Gaia Bartolini, Giulia Bartolini. Articolo di Francesco Bronzetti. Foto di Fabio e Francesco.


Nota finale di Francesco B.

Tornando a casa riflettevo tra me e me. Vedere tanta genta in luoghi così è snervante e ti fa pensare che sarebbe bellissimo se fossi tu l’unico a visitarlo in quel momento. Però è anche vero che se fosse così non avrebbe vita lunga e sarebbe destinato pian piano a sparire così come già molti altri posti del genere. E allora in fondo, forse, più che lamentarsi del sovraffollamento dovremmo essere contenti che sempre più persone hanno iniziato ad apprezzare questi luoghi. D’altronde sono uno spettacolo!

Facci sapere la tua opinione

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: