Torricella, Libiano, Sartiano

Sulla sinistra orografica del Marecchia, sorgono tre paesini a distanza ravvicinata: Torricella, Libiano e Sartiano. La posizione sopraelevata rispetto alla più conosciuta Novafeltria dona loro una visuale unica e privilegiata sulla valle. La proposta consiste in una semplice passeggiata sui sentieri poco battuti di una Valmarecchia insolita, fatta di siti preistorici e (perfino!) street art.

Lunghezza 11km
Durata 3h
Difficoltà Medio-Facile
Dislivello 400m


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Il nostro trekking parte da Torricella, piccolo borgo medievale dalla lunga storia. In epoca medievale e poi rinascimentale, diversi signori si contesero questo fortino, il più conosciuto dei quali fu senz’altro Federico da Montefeltro. Dell’antico castello oggi ne rimane solo l’arco d’ingresso, diventato poi porta del paese; sulla sua sommità, è ancora ben visibile lo stemma dei Montefeltro.

Le vie strette e ripide conducono agilmente al sagrato della chiesa, che purtroppo troviamo chiusa. Da qui si gode di una piacevole vista sul paese, che conserva una pianta medievale. Concludendo, questo borgo val bene una visita.

A pochi passi dal centro di Torricella in direzione Libiano, l’edicola di una madonnina segna l’inizio di un breve percorso che si inoltra nella boscaglia. Al termine, un monolite di arenaria dalle notevoli dimensioni non può che catturare la nostra attenzione. Sono evidenti infatti i segni della lavorazione dell’uomo: sulla sua sommità sono state ricavate due vasche, una maggiore, più alta, e una minore, più bassa, collegate da una canaletta. Si intuiscono inoltre altri segni , quali coppelle, intagli e gradini, alcuni anche ben conservati. Questa vasca rupestre (nota alla cultura popolare anche come “ara sacrificale”) è ancora oggi avvolta nel mistero, così come gli altri esemplari sparsi per la media e alta Valmarecchia. A causa della pressoché totale assenza di fonti storiche che la citano, non sono note con precisione né la funzione né l’epoca di realizzazione.

Data la numerosità delle vasche rupestri ritrovate in Valmarecchia e la difficoltà nel reperire materiale storico e scientifico a riguardo, cercheremo di raccogliere quanto finora sappiamo sull’argomento in un articolo ad hoc. Nonostante la sostanziale indifferenza generale (unita alla scarsa conoscenza della tematica), crediamo che destinare all’oblio queste testimonianze, specialmente in una valle che si definisce a vocazione turistica, sarebbe un errore.

Il trekking proposto consiste in una traccia “a 8”, realizzando due anelli con partenza e arrivo a Torricella. Iniziamo quindi a camminare in direzione Libiano. Tenere la strada è molto semplice: basta seguire la Via di Francesco. Si cammina su asfalto, sebbene per nulla trafficato.

Attraversiamo quindi la località Le Serre. Successivamente, al bivio per Il Poggio, lasciamo la Via di Francesco per entrare nel centro abitato di Libiano. L’ultimo tratto è ghiaioso, in mezzo al bosco.

Libiano è probabilmente il paese più piccolo dei tre. Si compone di tre o quattro case, perlopiù in pietra, e una chiesa, che troviamo non solo chiusa, ma anche in pessimo stato di conservazione. Un signore del posto ci conferma che anni fa il materiale custodito all’interno venne portato altrove, segnando di fatto la fine dell’attività religiosa. Di fianco alla chiesa si vedono i resti di vecchi abitati crollati quasi del tutto. A fare da contraltare alla trascuratezza e alle macerie, è lo spettacolo che si apre dal balcone naturale del sagrato della chiesa. Libiano sembra un trampolino per il vicino Marecchia, a cui si rivolge a viso aperto, senza intermediari. Le foto non rendono la bellezza di questa visuale del tutto inedita, nonostante le nuvole.

Torniamo indietro, ricongiungendoci con la Via di Francesco. Poco dopo, teniamo la destra per la località Le Velle, allontanandocene nuovamente. Questa strada ghiaiosa ci conduce per la piccola perla di Le Velle, poche case in pietra perfettamente curate e in simbiosi con la natura circostante. Segnaliamo anche la presenza di alcuni B&B, che hanno saputo saggiamente sfruttare la pace e il silenzio di questo luogo.

La strada continua senza difficoltà all’ombra del bosco, offrendo nei punti più insospettabili dolci scorci sulla valle.

Infine, il sentiero si ricongiunge alla strada asfaltata per Libiano, a pochi metri dalla sopracitata vasca rupestre. Facciamo così ritorno a Torricella, concludendo il primo dei due anelli.

Percorriamo il secondo anello in senso orario. La prima parte è su strada asfaltata, in blanda ma costante salita. Non ricordiamo panorami degni di nota, se non una cartolina dall’alto della ormai nota Torricella. In sostanza, saliamo decisi fino al borgo di Sartiano.

La piazzetta d’ingresso alla città è impreziosita da un gigantesco murales che dà il benvenuto al visitatore. “La azdora e la tagliatella“, opera dell’artista nostrano Jodypinge, celebra la tradizione e la sua gente creando bellezza e stupore, sfidando la trascuratezza e l’abbandono che minacciano borghi come questo.

Il paese si sviluppa su un’unica via. La Chiesa di San Biagio, che purtroppo troviamo chiusa, rappresenta l’architettura più importante, imprimendo con il suo campanile una forma distintiva al profilo del paese. Ad ogni modo, Sartiano non manca di piccoli segni di attenzione, emblema del forte legame che unisce il paese ai suoi abitanti; alcuni di questi sfociano nell’arte, sebbene un po’ malinconica.

Il sentiero del ritorno a Torricella è una vera scoperta. Su indicazione di un residente, giriamo dietro alla chiesa di San Biagio per imboccare un sentierino poco raccomandabile che si inoltra nel bosco. Completamente privo di segnaletica, costituisce tuttavia un modo facile e diretto per sbucare a due passi da Torricella, nei pressi di un’azienda agricola.


In sintesi

  • Doppio anello con partenza/arrivo a Torricella
  • Passeggiata di 11km, 3h circa. Dislivello (circa 400m) concentrato nella salita per Sartiano
  • Trekking Medio-facile, poco più di una passeggiata
  • Torricella-> vasca rupestre-> Località Le Serre-> Libiano-> Località Le Velle-> Torricella-> strana asfaltata-> Sartiano-> sentiero non segnato-> Torricella.
  • Fra Torricella e Libiano, tratti di Via di Francesco. Si cammina su strada asfaltata, sebbene non trafficata
  • Nel breve percorso, non abbiamo notato alcun punto acqua. Nel caso ci sbagliassimo, scriveteci
  • Da vedere: vasca rupestre di Torricella, punto panoramico di Libiano, murales “La azdora e la tagliatella” di Sartiano

Abbiamo provato il percorso il 1 maggio 2023. Articolo e foto di Andrea Ottaviani

2 commenti

  1. Di vasche rupestri nelle vicinanze ne conosco tre, senza averle cercate. Quella più famosa è accanto al campanile di San Leo. Quella descritta nell’articolo mi pare sia da sempre segnalata da uno sbiadito cartello. So che ce n’è una sulla sponda maiolese del Marecchia, località Pian di San Paolo (Lat 43,889374° Lon 12,298872°).

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    1. Ciao Nico! In realtà in Valmarecchia le vasche rupestri sono diverse, almeno una decina quelle ad oggi conosciute, a cui vanno aggiunti alcuni massi di significato incerto. La vasca di Torricella, descritta nell’articolo, è fra le più note ed è indicata da una segnaletica ad hoc, per quanto vecchia. Qualche giorno fa sono andato in cerca del “Letto di San Paolo” di cui parli, senza però riuscire a trovare il sentiero per arrivarci. Se hai tracce o notizie in merito, scrivici pure. Vorremmo pubblicare un articolo che raccolga le vasche rupestri della Valmarecchia finora note. Grazie per il tuo aiuto!

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